Sembra un paradosso, ma per diventare sempre più “green”, cioè di quel verde che simboleggia l’ecologia e il rispetto per l’ambiente, il certificato internazionale di assicurazione dei veicoli a motori, meglio noto come Carta Verde, perderà in questi giorni (dal 23 settembre) il suo proverbiale colore per allinearsi alle moderne tecnologie e prepararsi ad ulteriori sviluppi che potrebbero portare alla sua completa dematerializzazione.
Il documento diventerà quindi in bianco e nero, su una sola facciata, mentre, dal punto di vista dei contenuti, non ci sarà più il contrassegno (che non era per altro già più obbligatorio), verranno inseriti i recapiti dell’Agenzia/Intermediario e alcune informazioni utili per i clienti. Lo stesso Ufficio Centrale Italiano (UCI), che ha comunicato negli scorsi mesi la novità, dopo 70 anni di operatività della Carta verde, ha parlato di cambiamento epocale che tuttavia per coloro che sono già in circolazione con il vecchio modello non avverrà repentinamente: i certificati che scadranno al più tardi entro il 30 giugno 2021 rimarranno validi e non sarà necessaria alcuna sostituzione.
Il nuovo documento riguarderà tutti i settori dei prodotti Auto, sia singole sia flotte, ad esclusione del settore Natanti, e dovrà comunque essere presentato in formato cartaceo alle Autorità in caso di controlli all’attraversamento delle frontiere o durante la circolazione nei Paesi extra UE. Si consiglia pertanto di conservarlo sempre a bordo del veicolo in attesa che nuovi sviluppi lo facciano diventare ancora più green, nel nuovo significato del termine, smaterializzato e senza ulteriore spreco di carta.
Per ulteriori informazioni chiedi pure in Agenzia.